Ciao Chiara, sono felice di ritrovarti e proporre la tua nuova opera, dopo l’uscita di “Nel cuore di una donna”.
– Come sei stata ispirata per questa nuova storia così profonda?
Il titolo stesso rivela già una suggestione emotiva legata al ricordo di un personaggio femminile che è riuscito a entrare nei cuori di molte persone, bambini e adulti. Il suo ricordo, e il messaggio che da sempre reca con sé, mi ha accompagnato fino ad oggi, e la volontà di riproporlo dandogli voce attraverso una storia singolare non si è fatta attendere.
-Quali sono i momenti e passaggi del romanzo, se ci sono, che ti appartengono o riflettono di più?
Senza dubbio, un rimando “autobiografico” legato alla passione rappresentata dai libri, e al sogno di continuare a scrivere storie per il pubblico. In secondo luogo, le descrizioni di luoghi e ambienti e le atmosfere evocate appartenenti a Londra riflettono i ricordi dei miei viaggi in questa città.
-Se tu fossi uno dei protagonisti in quale ti vorresti immedesimare, o ti rispecchi? (senza svelare troppo!)
Difficile scelta. Li ho amati tutti, a dire il vero, senza distinzioni. Nel bene e nel male… si può ravvisare qualcosa di me in ognuno di loro, perlomeno dei personaggi principali: il mio “riflesso” in qualche modo è presente tanto in Lucy, Tracy, Isabel, Shannon e Benjamin, quanto nel vero protagonista, per me assoluto, che è il Vento.
-Perché hai scelto l’elemento VENTO per dare significato a quest’opera?
Prima di tutto, credo profondamente nel legame che si instaura tra Uomo e Natura, in ogni suo aspetto. Vi è come una sorta di sinergia, di empatia che si innesca fra entrambi, che porta alla nascita e alla condivisione di stati d’animo, emozioni, sensazioni, suggestioni, ricordi; l’impatto della natura sull’uomo lascia a quest’ultimo qualcosa, interiormente parlando. E il Vento, in quale agente atmosferico, è davvero capace di presentare due facce di sé, una benevola e una “negativa” – come ho cercato di far trapelare dallo stesso aforisma di apertura, da me firmato. È stato immediato, naturale rintracciare in “lui” un filo conduttore che faccia da riflesso della condizione interiore, emotiva umana.
Ringrazio Chiara per questa nuova sua opera, e per l’espressione della sua vera Essenza sia nel testo che in questa intervista. Per me sempre un piacere condividere, e conoscere gli autori nel loro essere veri. In bocca al lupo, perché merita di essere letta!
Lara Bellotti
Agente letterario