Recensione libro Tra i segreti di Villa Aurelia e intervista all’autrice Brunella Giovannini

TRA I SEGRETI DI VILLA AURELIA
Brunella Giovannini
Ed. Leucotea 2016, pag. 120
Genere: romanzo
Disponibile su : Amazon
Ibs
La Feltrinelli

Ancora una volta Brunella Giovannini ci sorprende, e conferma il suo talento nella stesura di questo romanzo: “I segreti di Villa Aurelia.”

Con la sua scrittura fluida ci rende partecipi alle vicende che hanno molte sfumature “di colore” e di genere: fra il giallo, il noir, il rosa e l’attualità. Diana, la protagonista, affronta la vita, le vicende umane, l’amore, il distacco, il dolore, la gioia, la speranza; questi gli argomenti forti che affrontano non solo la protagonista, ma anche gli altri personaggi prettamente femminili.
Un percorso in varie regioni d’Italia: Emilia Romagna, Calabria e Trentino Alto Adige, con vicissitudini a tutti familiari: il terremoto del 2012, l’esilio forzato, e anche il mistero. Tutto è collegato da un omicidio avvenuto nel 1600.
Ogni capitolo fluisce con i successivi, solo alla fine troveremo la verità legata ad alcuni oggetti siti all’interno di Villa Aurelia, un bellissimo complesso rurale a corte aperta della bassa reggiana.
“Motore” del romanzo è il tema del terremoto che sconvolge l’Emilia nel 2012 (da cui è stata colpita anche Villa Aurelia), motivo per riflettere sempre, invece, è come lo racconta la nostra autrice: densa di significato, messaggi di speranza, e la forza del coraggio soprattutto delle donne, che fanno da padroni nel testo.
Brunella Giovannini ha avuto la capacità di abbracciare presente e passato incidendolo su carta, infatti non solo le storie e le vicissitudini forti ed emozionanti trascinano il lettore fino alla fine, ma ci riporta al presente con gli ultimi eventi sismici distruttivi tra Marche Abruzzo e Toscana, luoghi in cui ancora una volta è arrivata la forza della Madre Terra in tutta la sua grandezza.
È un messaggio forte, scritto però con delicatezza, senza distorcere le emozioni che in questi casi sono vere e sentite, ma non sempre è scontato che si riescano a descrivere in questo modo.
Posso dire che scorrendo tra le pagine del libro, non ho percepito solo le catastrofi o i momenti forti dei personaggi, ma anche la serenità della consapevolezza che comunque tutto è sempre risolvibile.
Ci sono contesti in cui tutti potremmo ritrovarci, ma che non possiamo comprendere e sentire profondamente se non li viviamo, se non guardiamo negli occhi le persone che soffrono e si sentono perse di fronte a qualcosa che è inarrestabile, più grande di noi, ma pur sempre risolvibile dal momento che quel soffio di speranza, che abbiamo dentro, ci regala ancora una volta la forza di rialzarci da qualsiasi evento.
L’autrice, attraverso il suo romanzo, riesce a trasmettere tutto questo, ma anche il modo per risolvere le cose che accadono.
Un libro consigliatissimo per tutte le età, sicuramente una visione diversa delle cose, qualcosa in più su cui riflettere: la Vita. Purtroppo, ci dimentichiamo troppo spesso di farlo.
Non mi dilungo sulle dinamiche del romanzo, in quanto è bellissimo da leggere, e lascio ai lettori la curiosità di scoprirlo. Tante storie in una storia.
Buona lettura!

Cit. dal testo:
Il tempo non è in grado mantenere i segreti
E prima o poi, racconta tutta la verità.

Biografia autrice:

Brunella Giovannini è nata e vive a Reggiolo (RE).
Ha manifestato interesse per la scrittura fin dai tempi adolescenziali, hobby poi accantonato per dedicarsi al lavoro e alla famiglia. Negli ultimi anni ha ripreso la vecchia passione e si è dedicata soprattutto alla scrittura di poesie. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, e in particolare, si è classificata 2^ nel PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI FUCECCHIO 2014 e 3^ nel PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE AMICI SENZA CONFINI – ROMA 2014. A Roma ha presentato il testo poetico “Un fiore per Nadir” che ha ricevuto una toccante motivazione dalla giuria e sul quale ha poi elaborato il romanzo “Un volo di farfalle” pubblicato da Edizioni Leucotea nel 2015 che ha ottenuto riconoscimenti in due importanti Premi Letterari.
Nel 2017 è uscito il suo secondo romanzo intitolato “Tra i segreti di Villa Aurelia” pubblicato da Edizioni Leucotea.

INTERVISTA

Ora scambiamo due chiacchiere con l’autrice, che ringrazio per la sua disponibiltà e semplicità.

-1 Chi è Brunella nella vita di ogni giorno? Parlaci un po’ di te…

Lo specchio riflette una persona semplice, introversa e tendenzialmente timida… un vero problema al giorno d’oggi in cui si predilige chi si impone… Sono una donna come tante altre, nel cui bagaglio c’è qualche errore, qualche sconfitta, consapevole che la vita è un viaggio e che è importante riuscire a mantenere la strada giusta, senza dimenticarsi mai di essere sé stessi. Da qualche tempo è terminata la mia carriera lavorativa e ora posso dedicare più spazio alle mie passioni. Mi ritengo comunque una persona fortunata, ho due splendidi figli e ora anche tre meravigliosi nipoti che considero la mia vera ricchezza.

-2 Come nasce la tua passione per la scrittura, e da quanto tempo scrivi?

Questa passione, dettata da una predisposizione naturale, si è manifestata già sui banchi di scuola. Con naturalezza scrivevo componimenti che spesso erano oggetto di valutazioni positive e di complimenti da parte degli insegnanti. Nell’età adolescenziale, nelle pagine del mio diario personale, amavo scrivere brevi testi poetici. Crescendo, gli impegni quotidiani hanno preso il sopravvento e questo che definisco hobby, è stato accantonato fino ad alcuni anni fa, quando ho trovato nella scrittura un valido alleato per riuscire a superare momenti difficili.

-3 Hai scritto un romanzo con una storia forte di emozioni e introspezione, cosa ti ha ispirata in questa stesura, e come ti sei sentita tu interiormente toccando argomenti ancora oggi “vivi” (sicuramente c’è molto di te in riguardo all’esperienza del terremoto) e sempre attuali?

L’intenzione iniziale era di scrivere una storia imperniata sull’argomento dell’infiltrazione mafiosa in Emilia, complice sicuramente il tam-tam mediatico relativo al processo “Aemilia”. Ho iniziato a documentarmi ma più raccoglievo informazioni, più mi rendevo conto che mi sarei immessa in un sentiero tortuoso. Mi sono presa una breve pausa per riflettere se avevo veramente voglia di scrivere una storia così complicata. Un giorno sono passata davanti a Villa Aurelia e mi sono fermata ad osservarla: era irriconoscibile, completamente avvolta dai ponteggi per i lavori di ristrutturazione in corso e a terra mucchi di rottami dovuti ai crolli; in quel momento ha cominciato a farsi strada la trama di “Tra i segreti di Villa Aurelia”. Il racconto si sviluppa principalmente attorno al sisma che nel 2012 ha colpito molti paesi emiliani, compreso il mio ma sfiora anche il fenomeno ‘ndrangheta in regione. Sono ormai trascorsi cinque anni da quel mese di maggio ma il ricordo delle scosse è indelebile. Non ho dimenticato nulla di quei momenti e descrivere le sensazioni, le emozioni e la paura è stato quasi un bisogno, una testimonianza da lasciare alle generazioni che verranno e che mi auguro non provino mai questa esperienza. Ma in questo romanzo oltre al terremoto e all’infiltrazione mafiosa, si parla anche d’amore: quello dei nostri tempi e quello di secoli fa. Tra le pagine si scoprirà il legame tra Hilde, una donna originaria dell’Alto Adige che ai primi del 1600 arrivò in modo fortuito a Villa Aurelia e Diana, che è nata e ha vissuto nelle immediate vicinanze della dimora storica immersa nella campagna padana e che qualche volta, aveva sentito parlare di leggende legate a fatti misteriosi avvenuti sull’aia di quella che era stata l’abitazione preferita di Ferrante II Gonzaga. In un intreccio tra passato e presente, emergono segreti rimasti sepolti per quattro secoli e la citazione: “Il tempo non mantiene i segreti e prima o poi racconta tutta la verità” è il trend attorno al quale si sviluppa il romanzo.

-4 Qual è il messaggio che i lettori dovrebbero cogliere?

I tempi moderni, dove la tecnologia fa da padrone, ci inducono a pensare di avere sempre il controllo su tutto; nel momento in cui la natura scatena la sua forza facendo muovere la terra sotto i nostri piedi e provocando crolli, ci si rende conto di quanto in realtà siamo vulnerabili. Ci sono diversi argomenti oggetto di meditazione in questa storia che sintetizzo con una frase: “Il tempo, gli eventi e i sentimenti sono i veri protagonisti della nostra vita, spesso noi siamo semplici spettatori.” Voglio lasciare ai lettori la libera interpretazione degli spunti offerti.

-5 Sei autrice anche di un altro romanzo “Un volo di farfalle”, che riscontro stai trovando con i lettori e come ti rapporti con loro?

“Un volo di farfalle” è il primo romanzo che ho scritto e la trama si sviluppa attorno a un argomento molto attuale e complesso nello stesso tempo. Questo libro mi sta gratificando, ha ottenuto riconoscimenti in premi letterari e i lettori, spesso mi inviano messaggi per manifestarmi il loro apprezzamento. So che qualche insegnante l’ha scelto come lettura in classe e questo mi fa molto piacere; qualcuno ha suggerito che dovrebbe essere tradotto in altre lingue per permetterne la lettura anche a persone di diversa cultura. Al di là del valore di un testo, è alquanto difficile farlo conoscere in modo capillare; l’essere un autore emergente pubblicato da una piccola ma valida casa editrice, sicuramente non aiuta, però mi piace pensare che… il meglio deve ancora venire.

-6 Quale libro è sul tuo comodino attualmente? E quale non leggeresti mai?

In questi giorni sul comodino c’è “Le parole che non ti ho detto” di Nicholas Sparks. Sono solo all’inizio, non sono ancora entrata nel cuore della storia ma è una lettura molto gradevole. Non so dire se esiste qualche libro che non leggerei mai, dipende sempre dagli stati d’animo, ma prediligo i libri che lasciano qualcosa e che a modo loro parlano al lettore, invitandolo a riflettere.

-7 Quale autore o autrice ti è più consono e leggi più volentieri?

Amo leggere ma non ho preferenze particolari. Negli ultimi tempi le mie scelte sono cadute su romanzi di autori emergenti pubblicati dalla mia stessa casa editrice e devo dire che nessuna di queste letture mi ha deluso, non sempre sono solo i nomi affermati a scrivere belle storie…

-8 Se tu fossi uno dei tuoi personaggi quale saresti?

Sarei Diana, senza ombra di dubbio… E’ un personaggio che ammiro perché nonostante sia stata messa a dura prova dagli eventi, ha cercato la forza per reagire, per rialzarsi in nome dell’amore per i figli, per la sua famiglia e per la vita, nonostante tutto.

-9 Scrivi anche poesia (leggendo la tua biografia) che ne pensi dell’espansione della poesia nel periodo odierno? Solitamente è un prodotto di “nicchia”, io ritengo invece sia qualcosa di molto profondo, in quanto credo un poeta metta a nudo l’Anima…
Secondo te è un prodotto di nicchia, e perché?

Si dice che la poesia è la voce dell’anima ed è vero. A volte penso che in questi tempi in cui prevale la fretta e la frenesia, non c’è più il tempo e la voglia per leggere un testo poetico. Capita che poi mi ricredo, c’è ancora qualcuno che si sofferma a leggere una poesia e cerca di carpire un significato profondo tra le parole espresse in pochi versi. Chi scrive poesie è generalmente una persona di grande sensibilità e questa caratteristica gli permette di cogliere sensazioni, emozioni e impercettibili sfumature e ogni elemento, ogni pensiero può diventare poesia per essere trasmesso a chi ancora è un estimatore della “voce dell’anima”.

-10 Hai nuovi progetti letterari in corso?

Scriverò certamente un altro romanzo, sto cercando di mettere a fuoco l’argomento che più mi ispira e nel frattempo continuo a comporre qualche poesia. Tra l’altro uscirà a breve una piccola raccolta di testi poetici tradotti in varie lingue nell’ambito di un progetto interculturale che si avvale anche della poesia per affrontare il tema dei diritti umani.

-11 Per quanti e quali motivi acquistare il tuo libro?

I lettori dovrebbero acquistare “Tra i segreti di Villa Aurelia” perché è un libro scritto in modo scorrevole, dove la realtà e la fantasia sono abilmente legate e riescono a coinvolgere e a scatenare le emozioni. Il romanzo racconta di eventi realmente accaduti in Emilia, eventi che recentemente si sono ripetuti devastando interi paesi del centro Italia e sconvolgendo la vita di tante persone. Ricordiamoci sempre di porci una domanda: “… E se accadesse a me?”

Grazie a Brunella Giovannini e un grande in bocca al lupo!!
Non vi resta che leggerla!

Pubblicato da Evasioni Culturali

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